“Colori in punta di... dita” (di Monica Ruggiero)

by - giugno 20, 2012


L'Estetica, intesa come disciplina filosofica, ha origine intorno a metà ‘700, tuttavia, già nelle produzioni artistiche degli antichi Greci, si può notare ricercatezza di particolari canoni estetici.

Da qualche anno è letteralmente esplosa la tendenza ad esplorare il WEB a caccia di tecniche da affinare per il fai-da-te, tendenza atta a perfezionare canoni sempre più standardizzati di bellezza estetica. Sono arrivate, poi, le Make-up Artist e le Nail Artist ad imperversare nei nostri monitor e il destino dei canoni sopracitati, è stato ribaltato. Ciò che la fa da padrone è sempre e comunque la parola "COLORE": colore sulle unghie, colore tra i capelli, colore sul viso, negli abiti, negli accessori. Colore, colore e ancora colore!

Improvvisamente, i Paesi cosiddetti "civilizzati", iniziano a non rispettare le regole imposte dal bon ton in fatto di abiti; perfino durante le cerimonie funebri abbiamo lentamente smesso d’indossare il nero in segno di lutto, che, al contrario, è diventato il simbolo assoluto dell'eleganza classica.

Già da qualche anno, donne e uomini non più giovanissimi, hanno cominciato a familiarizzare con abiti sempre più colorati: il rosa e le sue sfumature più accese sono entrate prepotentemente nel guardaroba maschile, così come in quello femminile; é stato abbattuto il vecchio stereotipo secondo il quale esistono colori esclusivamente femminili, ognuno decide di "colorare" la propria immagine secondo l'umore e/o secondo il proprio "sentire".

Tornando all'uso sempre più spasmodico dei prodotti di make-up, intendo porre l'attenzione su quello che, ad indicare la revisione completa della nostra imbellettatura, definisco scherzosamente "trucco e parrucco": si tende ad etichettare le persone che hanno cura di questi piccoli particolari, come individui frivoli e dotati di scarsa intelligenza, sensibilità e interiorità. Credo che l'attenzione spasmodica e ossessiva verso qualcosa, verso qualsiasi cosa, rappresenti il sintomo di un profondo disagio interiore, sia che si manifestati come frivolezza e desiderio del bello a qualsiasi costo, sia che, al contrario, si manifesti con il totale disinteresse per la cura di se stessi e in alcuni casi con una spiccata aggressività riservata a chi invece pone attenzione sull'esteriorità.

Le pratiche cromoterapiche erano note fin dai tempi dell'antico Egitto. Se "colorarsi" è un escamotage per spostare l'attenzione dal grigiore quotidiano, dai piccoli e grandi drammi, dalle difficoltà che la vita ci pone, se serve a trasformare un momento dai colori plumbei in quadro da dipingere con toni vivaci, se si ha la capacità di tirar fuori positività, canalizzando la propria energia verso un mondo interiore da colorare come fa un bambino con un foglio e con i pastelli, trovo che sia un modo assolutamente festoso, produttivo e vincente di esprimere il proprio soffio vitale.

Basta fare un giro nel web e trovare le accuse feroci che molti muovono contro popolari make-up artist, per rendersi conto di quanto invece l'insensibilità si trovi esclusivamente negli occhi di chi guarda.

Navigando… potreste imbattervi nei video-tutorial di una ragazzina, malata di cancro, che gioca a truccarsi e a dipingersi le unghie, affrontando la sua malattia con assoluta serenità; mostra la sua testa senza capelli con una naturalezza che raramente mi è capitato di vedere, adornata del suo sorriso "sbrilluccicoso" …accentuato da glitter di vivacissimi rossetti.
Ecco cosa è il mondo colorato… in "punta di dita".

Monica Ruggiero

N.B. Autrice dell'immagine: Reby, 2 anni e mezzo, nipote di Monica... ringrazio entrambe per questa riflessione.
Dea

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7 commenti

  1. Ciao Momyyy !!! Mi piace molto il modo in cui hai scritto questo articolo, chiarezza, semplicità...brava mi piace !!! DANIELE

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  2. complimenti :) e che bellina la Reby ^^ sbaglio o si è anche autoritratta nella figura stilizzata bimba-simil-fiore con corpo-stelo verde e riccioli biondi? scusa, deviazione mammescoprofessionale xD comunque complimenti ancora x l'articolo ;)

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  3. ahahahah Mary vero... non l'avevo notato!

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  4. ...pensavo fosse una collaborazione a tre, dato lo spot prepotentemente derubato a Pallino Girl...dopo aver letto son sicura che la cosa è del tutto casuale. Brava Monica, brava davvero...tu e Dea lo sapete quanto io sono dalla vostra parte, o meglio, dalla parte del colore :)

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  5. No no Monique non ha pensato a Pallino mentre scriveva :)

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